Fiori estivi: le verbene

By I, Goldy, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2462833


Una delle fioriture estive che preferisco per la sua continuità è quella delle verbene. Appartenenti alla famiglia omonima delle Verbenacee, sono piante note fin dall'antichità. Oltre che per i fiori, erano note a Egizi, Greci e Romani che attribuivano loro numerose proprietà sacre, magiche e medicinali, e ancora oggi sono utilizzate in erboristeria. Sono originarie del continente americano, ma esistono alcune varietà europee di nascita.


By Ronnie from Singapore - California Vervain (Verbena California), CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=55061728

Hanno fusti quadrangolari, foglie ovali, piccole e dentate, fiori piccoli tubulari riuniti a mazzetti o a ombrella, con quattro o cinque petali. Possono emanare profumo sia i fiori che gli steli e le foglie, tanto che si dice allontanino le zanzare (ma senza grande risultato a mio modesto parere). I fiori possono essere bianchi, rosa, rossi, viola, bicolori. 


By Zanchetta Fabio (faxstaff) - http://ladriditalee.faxstaff.net/, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=699538


Le verbene più utilizzate sono quelle ibride (Verbena x hybrida), le classiche verbene che troviamo dai fioristi. Quelle del gruppo Grandiflora spesso hanno portamento ricadente e sono adatte a cesti appesi o a fiorere sui balconi, da sole o con piante simili.

Natura morta con phlox e verbena in vaso di vetro
By Annie Pressland - postcard, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=140484531


Il gruppo Compacta invece ha taglia più piccola e spesso le verbene compatte sono tappezzanti, più adatte quindi a giardini rocciosi o muretti a secco o per ricoprire pendenze. Alcune specie possono essere usate anche come prato a bassa manutenzione perché vogliono meno acqua del prato tradizionale e resistono bene al calpestio. 

By Jwitos - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4628267

Altre due specie meritano di essere citate. Una è la Verbena officinalis, la Verbena selvatica europea, molto usata in erboristeria e fitoterapia per le sue proprietà e i suoi aromi. La si trova in tutta Europa, Italia compresa. In alcune zone cresce quasi da infestante. 


Verbena officinalis By Isidre blanc - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=37877160


Poi una delle varietà più di moda in questo momento: la Verbena bonariensis, che come la già citata officinalis ha la caratteristica di essere una pianta eretta e piuttosto alta, che può arrivare a circa 80-100 cm di altezza. Ha fiori rosa-lilla ed è utilizzata soprattutto nelle bordure, nelle aiuole e anche nel verde pubblico.

Verbena bonariensis By frank wouters - Flickr, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=242497447

Un discorso a parte va fatto invece per una pianta che spesso viene chiamata Verbena odorosa o citriodora, ma che in realtà non è una Verbena vera e propria; si chiama Lippia citriodora, o meglio: Aloysia citriodora secondo la nuova nomenclatura. È la classica erba limoncina o erba Luigia, che profuma di limone. Fa parte delle Verbenacee ma è un'altra specie. 


Aloysia citriodora (ex Lippia citriodora) By Schlaghecken Josef - Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=166077251


Di Assianir - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=44122381


Esposizione: soleggiata, ma in climi caldi meglio a mezz'ombra, con il sole del mattino. All'ombra fiorisce poco. Può tollerare gelate leggere e occasionali se protetta con pacciame o teli. Se in vaso, meglio ritirarla in zona protetta in inverno. Al Sud in genere si comporta come una pianta perenne. Nei climi freddi è annuale. Non ama i forti venti.

Terreno: non è per niente esigente, basta assicurare un normale terreno, che sia drenato e non argilloso, in modo che l'acqua defluisca bene. In vaso va benissimo comune terriccio, alleggerito con inerti o anche sabbia. Può essere concimata durante la fioritura ogni 30 giorni con un concime per piante fiorite. Rinvasare solo quando ha occupato tutto il vaso, meglio se a primavera. Si moltiplica facilmente per seme (febbraio-marzo in ambiente protetto per poi trapiantare a dimora) oppure per talea. Se in vaso, conviene concimare una volta al mese nel periodo della crescita e della fioritura con un concime per piante da fiore. Non in inverno e nemmeno se è troppo caldo. 

Annaffiature: abbondanti in estate, tollera una occasionale siccità di pochi giorni. In piena terra è meno delicata, tanto da poter vivere nel giardino roccioso. In inverno si può lasciare quasi asciutta. In vaso ovviamente serve più acqua, non potendo andare in profondità con le radici. Ma meglio lasciar asciugare il terreno tra una annaffiatura e l'altra e diminuire di molto le quantità e la frequenza in inverno.

Potatura: si tolgono in genere solo i fiori appassiti, tagliando sopra alla prima foglia, in quanto la pianta così rifiorisce per tutta l'estate. A fine autunno può essere accorciata nel caso assuma un portamento disordinato o abbia rami secchi o sofferenti.

Avversità: Può occasionalmente essere preda di afidi ma in genere è pianta robusta. Se tenuta all'ombra o bagnata troppo può essere soggetta a marciume delle radici. 

Utilizzo: piccoli esemplari possono essere molto decorativi in vasi o fioriere, cesri e panieri appesi. Si possono fare cesti di verbene di più colori oppure cesti monocromatici con più piante dalle necessità simili (petunie, gerani...). Le varietà compatte possono essere usate come tappezzanti e nei giardini rocciosi.

Costo: dipende ovviamente dalle dimensioni, ma non è una pianta costosa, nei garden piante di piccole o medie dimensioni si trovano anche a pochi euro.
Costano un pochino di più cesti già pronti con piante di discrete dimensioni.

Fitotossicità: non è tossica, anzi viene usata in fitoterapia ed erboristeria. Ha comunque delle controindicazioni per cui i vari preparati vanno assunti solo sotto consiglio medico. È una delle piante considerate antizanzare e la fioritura attira api e farfalle.

Curiosità: la Verbena officinalis era una pianta considerata magica e sacra fin dall'antichità. 
Una leggenda la collega alla morte del Cristo: sarebbe nata sul Golgota e sarebbe stata usata per fasciare le piaghe di Gesù una volta deposto dalla croce, prima della sepoltura. 
I miti narrano che sia velenosa per i vampiri. 
Il nome deriva dal latino verbenae che vuol dire ramoscelli. Qualcuno ipotizza un legame con il termine celtico ferfaen che si riferiva alla cura per i calcoli renali. Altri con l'espressione herba Veneris (l'erba di Venere). Ma non è certa l'etimologia precisa. 
Il Canto della Verbena è uno degli antichi canti tradizionali della città di Siena. 

Link correlati:

- scheda di coltivazione dal sito Eden dei Fiori

- Video sulla coltivazione e la moltiplicazione delle verbene 

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