Breviario delle rose: Variegata di Bologna (Lodi-Bonfiglioli 1909)

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Oggi facciamo una eccezione. Non parliamo di rose inglesi,  ma della rosa italiana per eccellenza, la Variegata di Bologna. In passato esistevano diversi ibridatori italiani, realtà ottime ma tendenzialmente piccole, locali, più di nicchia al confronto dei grandi ibridatori stranieri come David Austin, o Meilland, o Tantau, o Kordes. Il vivaio italiano che l'ha registrata, infatti, oggi non esiste più. Peccato, vero?


By T.Kiya from Japan - Rose,Variegata di Bologna,
バラ,バリエガータ ディ ボローニャ,, CC BY-SA 2.0,
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Due furono i periodi più fecondi per le rose italiane: quello tra Ottocento e Novecento (oggi sono conosciute come rose antiche, Old Roses) e il dopoguerra (in cui gli ibridatori però si concentrarono più sulle rose moderne, e crearono quasi tutti ibridi di tea). Nel 1909 il vivaio bolognese Bonfiglioli mise in commercio questa meraviglia, ma essa fu probabilmente ottenuta anni prima da Massimiliano Lodi, anche se spesso viene etichettata appunto "Bonfiglioli 1909". 


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Sembra che sia una mutazione naturale di una rosa Bourbon chiamata "Victor Emanuel", dal fiore color lampone ricco di petali (in gergo rosaistico questa mutazione spontanea si definisce "sport"). Le rose Bourbon sono un incrocio, anche questo pare naturale, tra una damascena e una cinese, verificatosi nell'isola di Bourbon appunto (l'attuale isola di Reunion), dove queste due tipologie di rose erano usate come siepi e han contratto matrimonio. Hanno un buon profumo, fiori a coppa, portamento vigoroso e alcune la rifiorenza.


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Anche la Variegata di Bologna viene quindi considerata appartenente al gruppo delle rose Bourbon o bourboniane. È attualmente una delle poche rose italiane ad essere famosa in tutto il mondo e ancora in vendita in molti vivai specializzati (la vende anche David Austin tra le rose antiche!). L'arbusto è molto vigoroso e diviene alto quasi due metri, fissandone i rami può essere coltivato come rampicante ma tende, proprio per la vigoria, ad essere un po' disordinato.  Foglie opache verde medio. Rifiorisce raramente, diciamo che può avere una leggera rifioritura autunnale ma non sempre e non abbondante. 


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Ha un leggero profumo con note dolci. Fiori a coppa profonda, bianchi, a volte leggermente rosati, con numerose striature color lampone; doppissimi, nascono in mazzetti dal gambo corto e quindi sono molto vicini tra loro. Nei climi molto umidi tendono a richiudersi a palla. 


La mia Variegata di Bologna


È mediamente resistente, qualche tendenza ad ammalarsi di muffa bianca, quindi è bene non bagnare il fogliame e fare un trattamento preventivo apposito. Pur avendo di solito una sola fioritura, quella di primavera è così bella che può dirsi sufficiente. Io non amo le rose moderne striate perché spesso sono molto colorate, sfacciate, giocano sui contrasti accesi di giallo e rosso. Questa però non si può non amarla. E dal vivo secondo me rende pure meglio che in foto.


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Vi rimando come sempre al post sulle rose inglesi per la coltivazione. Tenete presente che questa rosa è più resistente al sole rispetto alle inglesi ma ha una certa sensibilità alle muffe, quindi patisce i luoghi umidi. Per il resto non differisce molto dalle altre rose, se non per la fioritura singola. 



Link correlati:


Qui potete ammirarla in video.

Qui trovate la descrizione dettagliata di una collega blogger (la pagina si chiama "Il piccolo giardino di L.") che seguo e che mi ha preceduto nella coltivazione di questa rosa stupenda. Ne sa quindi più di me. 


7 commenti:

  1. Mi piacerebbe averla ,ormai non ho più posto!

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    1. Questa varietà ha bisogno di spazio in effetti. Anche io ormai ho esaurito l'esauribile...

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  2. La sua storia mi lascia sbalordita! Quante cose si scoprono con questo mondo delle rose.

    Grazie :)

    Ps. Suggerimento per un post: secondo te ci sono dei roseti che vale la pena di visitare?
    Mi ricordo che vicino a Riga ne avevo visto uno nel parco di un castello ed ero rimasta affascinata dall' "aiuola" delle rose gialle per quante ce ne fossero e per quanto erano simili e diverse

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    1. Ce ne sono tantissimi ovunque! In Italia posso citare, oltre al Roseto "Quando fioriranno le rose" di Assisi, il roseto Fineschi a Cavriglia (Arezzo), il roseto Niso Fumagalli alla Villa Reale di Monza dove ogni anno c'è il concorso per la rosa più bella, il roseto comunale di Roma, il museo della rosa antica di Serramazzoni (Modena)... ma sono solo i principali. All'estero posso citare Sissinghurst Castle nel Kent (Uk) che fu della scrittrice-giardiniera Vita Sackville-West, un paio di giardini parigini (La Bagattelle e Hay Les Roses), Sangerhausen in Gemania dove si trovano alcune rose antiche molto rare... credo esistano parchi simili un po' ovunque, Madrid per esempio o Ginevra, non so se pure a Vienna, sicuramente qualcosa esiste anche negli Usa. La Bulgaria è famosa per le sue coltivazioni di rosa damascena utilizzata per l'estrazione del profumo... è un po' il fiore nazionale. Ci sono poi vivai celebri e collezioni private visitabili... ogni nazione o quasi ha la propria Associazione della Rosa ed esiste pure la Federazione Mondiale delle Associazioni.

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    2. L'ho tralasciato ma ovviamente in Uk imperdibile il roseto di David Austin a Wolverhampton!

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  3. Bellissima la rosa variegata di Bologna! Ne ho regalata una a mia moglie, messa all'interno di un mazzo preso su Fioriflor, che lì per lì non capiva esattamente di che rosa si trattasse dato che non è molto comune. Effetto sorpresa garantito comunque, è un fiore bellissimo.

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    1. Concordo! Ha un fascino tutto particolare e ha conquistato pure me che in genere non amo i fiori variegati.

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