Sono piante originarie delle zone tropicali di Cina, India, America Meridionale.
Furono diffuse in Europa da un francescano di origine francese, Charles Plumier, che le battezzò così in onore del governatore delle Antille Michel Begon, che era anche appassionato naturalista.
Sono piante con fusti e foglie carnosi, e ricoperte da una leggera peluria. Essendo tropicali, amano il caldo umido e l'ombra luminosa tipica della foresta pluviale, ma non il sole diretto.
Esistono molte differenti specie di begonia, le quali si differenziano principalmente per tipo di radice: abbiamo così tre gruppi principali: le rizomatose, le tuberose e le fascicolate.
Andiamo a vederle nel dettaglio.
Le begonie rizomatose sono quelle un po' meno diffuse dalle nostre parti. Sono così chiamate perché hanno appunto un rizoma sotterraneo, cioè un fusto sotterraneo che fa anche da organo di riserva e che può essere strisciante, cioè allungarsi e moltiplicarsi. Sono sempreverdi ma hanno fiori insignificanti: la loro vera bellezza sono le foglie, che hanno variegature di colore affascinante, verdi, rosate, bianche, marroni. Sono in genere usate come piante da appartamento. La più famosa è la Begonia Rex.
By Maja Dumat from Deutschland (Germany) - Blattbegonie (Begonia rex), CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47292981 |
Le begonie tuberose nascono appunto da un tubero concavo da cui originano gli steli, e appartengono a questo gruppo tutte le begonie ibride a fiore grande, che possono essere erette ma anche pendenti. Ci sono tantissime varietà e colori, che appartengono per la maggior parte alle specie delle begonie tuberhybrida. In genere sono coltivate come annuali, in quanto ai primi freddi la vegetazione dissecca. Il tubero entra in fase di riposo e, finito l'inverno, potrà essere ripiantato o riportato all'esterno. Possono avere fiori semplici o doppi.
By Hedwig Storch - Own work, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4052430 |
Seguono poi le begonie a radici fascicolate, cioè con un gruppo di radici affastellate grandi quanto la radice principale. La più diffusa è la begonia sempreflorens, detta anche begonietta, che è la classica begonia a fiori piccoli che viene piantata nelle aiuole dei parchi cittadini. Può avere foglie verdi o color rosso scuro, e fiori in varie tonalità, con piccolo bottone giallo centrale.
Di KENPEI - KENPEI's photo, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2254927 |
Le mie preferite sono le tuberose pendenti (begonia tuberhybrida pendula) da coltivare in panieri appesi o in ampi vasi, facendo ricadere i rami. Le amo particolarmente.
Di Jerzy Opioła - Opera propria, GFDL, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8944445 |
Esposizione: ombra molto luminosa, mai raggi diretti del sole, in posizione riparata da correnti fredde. Temperatura minima 13 gradi. Non tollera il freddo, Le tuberose disseccano e i tuberi possono essere conservati, una volta tolto il fogliame ingiallito, in luogo fresco e asciutto (una reticella, una griglia, una scatola senza coperchio con torba asciutta o segatura su cui appoggiarli) fino a inizio primavera. Finito il periodo delle gelate, quindi tra aprile e maggio, si possono ripiantare appoggiando il tubero su terriccio rinnovato, con la parte concava, da cui nascono i germogli, verso l'alto, e non coperta da terra. Le varietà perenni vanno riparate in locale asciutto e tiepido per farle svernare al riparo. Possono essere coltivate anche in appartamento. In tal caso dosare molto bene le innaffiature perché le piante che stanno all'esterno hanno maggiore consumo di acqua a causa delle temperature estive e del vento che asciuga il terreno. Si rischia di affogarle.
Terreno: va bene normale terriccio universale ma con un buon strato di materiale drenate per evitare marciumi. Concimare in estate durante la fioritura con un concime liquido per piante fiorite, ogni 15 giorni, dimezzando però le dosi sulla confezione. Oppure lasciando la dose intera ma fertilizzando una volta al mese. Così non si rischia di bruciare la pianta per eccesso di sostanze.
Annaffiature: abbondanti in estate, durante la fioritura, scarse per le perenni in inverno; i tuberi a riposo non devono essere bagnati.
Potatura: nessuna, si tolgono solo le foglie secche ed eventuali fiori appassiti.
Avversità: i rischi sono dovuti al troppo caldo o all'eccesso di acqua. Se le foglie si seccano in parte dipende da scottature solari (spostare la pianta in ombra). Se la pianta si affloscia può essere un eccesso di acqua e quindi marciume, oppure, se non rilevate muffe o parti morte, può darsi che sia un colpo di calore, mettere in luogo più fresco. In caso di clima troppo umido e di eccesso idrico, foglie e fiori possono essere attaccate da muffa bianca o nera, in tal caso occorre somministrare un funghicida e regolare l'apporto di acqua.
Utilizzo: pianta da aiuola o da fiorera per eccellenza, può essere piantata in tanti esemplari con varie composizioni di colore, in zone ombrose del giardino, o in vasi e fioriere; le varietà pendenti stanno bene in cesti appesi o in vasi in primo piano. Le specie a foglie variegate, ma anche quelle da fiore, possono essere tenute all'interno in cache-pot decorativi (non lasciare mai che l'acqua ristagni se utilizzate un contenitore senza fori di scolo per motivi estetici).
Costo: le varietà più diffuse sono economiche, in vendita a pochi euro nei garden center, nei supermercati, un po' ovunque. Le begonie da foglia invece sono un po' più rare e possono arrivare a circa 10 euro.
Fitotossicità: tutte le varietà da fiore sono innocue per gli animali domestici, mentre alcune di quelle a foglie variegate possono essere tossiche.
Curiosità: le begonie si moltiplicano facilmente per talea fogliare. Si prende una bella foglia ricca di nervature, la si taglia in più pezzi che abbiano almeno una venatura ben marcata, e le si poggiano con la parte inferiore in un contenitore con sabbia e torba umide (o comunque substrato da semina), curando con dei fili di ferro che restino ben a contatto del terreno. Si copre con plastica forata trasparente e si tiene in ombra ma al caldo, bagnando ogni tanto. Dopo qualche settimana, se tutto procede per il meglio, ogni pezzettino di foglia avrà emesso radici e potrà in seguito essere trapiantato altrove dando origine a una nuova pianta.
Link correlati:
- Un breve video di giardinaggio.it su begonie e begoniette.
- Un interessante articolo con alcune dritte dal blog Io Donna.
Io ne ho un paio, tipoo begoniette, coltivate bene fanno la loro figura.
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