Acquisti colposi: tweedia caerulea

By Kurt Stüber [1] - caliban.mpiz-koeln.mpg.de/mavica/index.html part of www.biolib.de,
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Ho un debole per i fiori azzurri e blu. Quelli naturali, non certo le rose e le orchidee blu che vengono colorate artificialmente. Abbiamo così tanti toni di azzurro in natura che non vedo il motivo per cui dovremmo ostinarci a trasferirli su piante che per natura non li possiedono.  Da giardiniera compulsiva, quando leggo o sento parlare di tonalità azzurre, drizzo sempre le antenne. Non per niente una delle mie piante preferite è il plumbago capensis. Ultimamente ho letto spesso di una pianticella che potrebbe star bene anche in appartamento, e che ha fiori azzurri a forma di stella... E' partita la modalità acquisto colposo. Si tratta di tweedia caerulea, detta anche oxypetalum caeruleum. L'ho conosciuta tramite un articolo di Margherita Lombardi sul suo www.italianbotanicaltrips.com, poi ho letto un articolo di Pia Meda sul numero di agosto di Gardenia, e infine ho trovato in rete una descrizione del paesaggista Antonio Perazzi (trovate tutti i link a fine pagina, come sempre). Detto fatto, l'ho cercata ma è quasi introvabile, alla fine ho acquistato un piccolo esemplare sullo shop on line Un Quadrato di Giardino.


By Masaki Ikeda - self wark, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3076956

Appartiene alla famiglia delle Apocynacee, la stessa dell'oleandro e della mia amatissima hoya carnosa, ed è un piccolo arbusto con fusti sarmentosi, cioè flessibili e che si allungano, per cui può essere dotato di un sostegno e fatto crescere come piccolo e insolito rampicante. Le foglie sono a cuore alla base per poi allungarsi e diventare lanceolate. Le parti verdi della pianta sono ricoperte da una leggera peluria bianca, per cui le foglie sono molto soffici al tocco, quasi vellutate, e il colore tende verso il grigio-verde. I fiori, che nascono radi sia alla fine dei rami sia all'ascella delle foglie, sono rosa in boccio, azzurri appena aperti, per virare poi verso una tonalità porpora invecchiando. I frutti sono verdi e contengono semi che germinano abbastanza facilmente.

Particolare delle foglie del mio esemplare

E' una pianta originaria dell'America meridionale e ama il caldo, per cui può essere coltivata all'aperto solo in zone dove il termometro non scende sotto i 3-5 gradi, in posizioni riparate come a ridosso di un muro. In Italia è una pianta da serra, o nel mio caso da appartamento. La mia intenzione è quella di farla crescere vicino alla finestra esposta a sud-est, proprio vicino alla cugina hoya carnosa. Potrebbe essere, almeno nella mia fantasia, un buon abbinamento, essendo entrambe piante dai lunghi fusti e che amano molto la luce. Se riesco a farla fiorire, credo che anche i colori si armonizzino bene...

By Kurt Stüber [1] - caliban.mpiz-koeln.mpg.de/mavica/index.html
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La mia hoya adesso in piena seconda fioritura

Troppo recente l'acquisto per potervi dare indicazioni di coltivazione già sperimentate personalmente, mi atterrò quindi a quanto trovato nella enciclopedia della Royal Horticultural Society e che tenterò di applicare anche io al meglio.

Esposizione: ama il caldo, se in piena terra non tollera le temperature medie invernali se non nelle zone costiere, quelle tipiche degli agrumi per intenderci. Quindi se coltivata all'aperto sta bene al sole, meglio ancora se in posizione riparata (ideale, vista la tendenza all'arrampicamento, la vicinanza di un muro o comunque una struttura di sostegno esposta a sud, che possa anche cedere calore). Se in vaso in casa o in serra, deve ricevere molta luce ma non sole diretto, pare sia sensibile alle scottature fogliari:va bene  una finestra ampia a sud o a est leggermente schermata da una tenda.

Terreno: vuole terreno ben fertile, quindi una miscela di buon terriccio grasso, ma curando molto bene il drenaggio con ghiaia, argilla espansa o cocci, per evitare ristagni. Finché il terreno è nuovo, non serve concimare, poi sarà consigliabile, visto che è pianta abbastanza esigente, aggiungere un concime liquido bilanciato una volta al mese circa, sempre dimezzando le dosi che trovate sulla confezione.

Annaffiature: abbondanti, anche tutti i giorni in estate; gradisce terreno umido (mai zuppo). Per questo è fondamentale curare il drenaggio in fase di piantagione. In inverno si bagna meno ma non va comunque mai fatto seccare completamente il substrato.

Potatura: solo se necessario, intervenire a inizio primavera, prima della fioritura, soprattutto negli esemplari allevati come rampicanti, più che altro per togliere eventuali parti secche e modellare la forma. Si moltiplica abbastanza facilmente per seme e per talea.

Avversità: è pianta soggetta a scottature fogliari e marciumi idrici. Attenzione ai raggi diretti del sole in caso di coltivazione in casa, curare molto bene il drenaggio all'atto della messa a dimora.

Utilizzo: può essere usata come piccolo rampicante, oppure come piccolo arbusto. Tenterò, se la sua crescita me lo consente, di coltivarla come ricadente. L'altezza può variare dai 50 ai 100 cm.

Costo: introvabile, perciò costosa. Al momento sono riuscita a trovarla solo on line e in un solo vivaio italiano. Una piccola pianticella in vaso da 15 cm costa sui 15 euro. Probabilmente è più diffusa nei vivai esteri.

Fitotossicità: la famiglia delle Apocynacee comprende diverse piante molto tossiche, e altre che sono solo moderatamente irritanti. E' comunque bene fare attenzione se si hanno animali in casa, meglio non far rosicchiare questi esemplari.

Curiosità: su alcuni siti francesi viene chiamata "Etoile du Sud", stella del Sud. Il nome Tweedia deriverebbe da John James Tweedie, capo giardiniere del Royal Botanic Garden di Edimburgo nel XIX secolo ed esploratore botanico dell' America del Sud. Pare che esistano anche varietà di Tweedia a fiore bianco o rosa.

Link correlati:

- Qui trovate i link ai vari articoli che ho citato all'inizio: sia l'articolo di Margherita Lombardi, sia lo scritto di Antonio Perazzi (da Gardenia di luglio 2009).

- Qui invece il link a cui ho trovato la piantina che ho acquistato, nel caso vogliate essere altrettanto folli: lo shop di Un Quadrato di Giardino.




6 commenti:

  1. Beh, è una tonalità di azzurro deliziosa!

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    1. Vero? Perazzi la definisce "l'azzurro opaco del Beato Angelico"! Spero di vederli presto da vero, ormai credo prossima primavera.

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  2. La mia tweedia ha prodotto dei semi, hanno l'aspetto di un fagiolino un po' gonfio. Vorrei provare a moltiplicare la pianta tramite il suo seme, come devo fare? devo aprire il seme o devo piantarlo così come la pianta lo ha generato? Grazie!

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    1. I semi sono quelli piccolini contenuti nel baccello. Puoi provare a seminarli senza baccello, non ho esperienza diretta ma da quel che leggo in rete pare che germinino facilmente.Grazie di avermi letto.

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