Fiori da ombra: la lobelia

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Il genere Lobelia, appartenente alla famiglia delle Campanulacee, comprende circa 400 specie, sia perenni che annuali, originarie per lo più dell'America del Nord. Deve il nome al botanico belga Matthias de Lobel, vissuto tra Cinquecento e Seicento. In campo ornamentale, la più conosciuta e sfruttata nella produzione di ibridi è la Lobelia erinus. E' conosciuta soprattutto per i bel tono di blu dei suoi fiori, ma esistono cultivar bianche, rosa, viola e perfino rosse. E' una pianta perenne che però non tollera il freddo, e viene quindi coltivata alle nostre latitudini come annuale, dato che dissecca ai primi freddi, già in autunno.





By André Karwath aka Aka - Own work, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=207582

La lobelia erinus è una pianta dal portamento prostrato, non molto alta (circa 25 cm); le foglie, che si dipartono da fusti sottili, hanno un aroma particolare. Alle estremità dei fusticini, che tendono ad espandersi, si aprono piccoli fiori tubulari, dalla forma bilabiata: il labbro superiore è più piccolo, quello inferiore più ampio e diviso in due o tre parti. La gola del fiore è spesso bianca con due puntini gialli. Fiorisce a profusione in primavera ed estate, creando cuscini particolarmente decorativi e colorati. Per questo è pianta adatta sia al vaso sia alla piena terra, dove può decorare aiuole basse o vialetti, da sola o in compagnia di altre specie.

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Sono piante molto facili, ma oltre a non sopportare il freddo, tollerano male anche il caldo torrido e secco. Per cui sono piante che vegetano bene in mezz'ombra al Nord, anche in ombra completa al Sud. In montagna, per esempio, gradiscono qualche ora di sole. L'essenziale è che il terreno sia fresco e leggermente umido, altrimenti si afflosciano e deperiscono.


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La coltivazione, tenendo conto del fatto che questa specie viene trattata come annuale e quindi in autunno in genere muore, non è difficile.

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Esposizione: l'ideale è a mezz'ombra, in modo che prenda un po' di sole ma non nelle ore centrali della giornata. Il sole mattutino aiuta la pianta a fiorire più abbondantemente. Tollera bene anche l'ombra luminosa. Sconsigliato il pieno sole, a meno che non ci si trovi in altitudine, con temperature accettabili e umidità diffusa.

Terreno: Fertile, fresco, ben drenato; l'ideale è un buon terriccio universale alleggerito con un po' di sabbia. Gradiscono una concimazione aggiuntiva (aggiungere un concime per piante fiorite all'acqua di irrigazione ogni 20 giorni circa, dimezzando le dosi indicate sulla confezione).

Annaffiature: abbondanti. Bagnare non appena si nota che lo strato superficiale è asciutto, in estate anche ogni giorno se prende un po' di sole. Evitare i ristagni nel sottovaso.

Potatura: non necessaria, ci si limita a togliere ogni due settimane i fiori appassiti in modo da far accestire il cespuglio e stimolare la produzione di nuovi fiori. Si moltiplica facilmente per semina, per cui potete lasciare maturare alcuni fiori per raccoglierne i minuscolissimi semi; per di più è anche di facile autodisseminazione.

Avversità: può essere attaccata dalle lumache. Se tenuta al caldo secco può essere invasa dal ragnetto rosso. Se si notano deperimenti improvvisi e decolorazione delle foglie, potrebbe essere vittima di virosi, in tal caso le piante colpite vanno eliminate. Eventuali ristagni causano marciumi e muffe.

Utilizzo: in vasi, fioriere, aiuole, vialetti, bordure basse; da sola o in abbinamento ad altri fiori stagionali. Essendo dal portamento prostrato, molte cultivar sono adatte ai cesti appesi, come ricadenti. In montagna è un classico abbinare lobelie blu e tageti giallo-arancio, ma la lobelia sta anche con piante da ombra tipo begonie, magari quelle pendenti; con gli impatiens o fiori di vetro, da scegliere nei toni bianco e rosa, oppure blu e rosso per un contrasto molto deciso. C'è chi invece le abbina a piante come alisso o coleus dal fogliame colorato. Anche un grosso cesto tutto di lobelie in vari colori è molto d'effetto (in particolare a mio parere le varietà a fiore bianco, blu e azzurro fanno un ottimo effetto).

Costo: sia piantine già formate che semi si trovano a prezzi molto contenuti, da 1 a 3 euro.

Fitotossicità: è pianta tossica, contenendo un lattice irritante. Alcune specie di lobelia, anche se non tutte, contengono una sostanza alcaloide, detta lobelina, che può avere effetti positivi nel trattamento fitoterapico delle patologie respiratorie (asma e simili), ma il cui uso eccessivo può essere altamente pericoloso. Una specie in particolare, Lobelia inflata, veniva fumata dai nativi americani proprio per curare le affezioni bronchiali, e si guadagnò il nome di "tabacco indiano". Un'altra specie, Lobelia siphilitica, veniva utilizzata, senza esito dimostrato, per la cura della sifilide, da cui il nome.

Curiosità: Lobelia cardinalis, una specie più alta della "cugina" Lobelia erinus, dai fiori rossi e una rosetta di foglie sfumate sempre di rosso, cresce lungo gli stagni e i corsi d'acqua e viene utilizzata anche come pianta acquatica sommersa negli acquari, dove però non fiorisce e deve la sua attrattiva unicamente all'aspetto delle foglie.
Attenzione inoltre al linguaggio dei fiori. La Lobelia, forse perché tossica, ha significato negativo: non va regalata perché indica malevolenza. Peccato però, a guardarla non si direbbe!

Link correlati:

- La scheda più completa sulla lobelia è quella del sito Giardinaggio.it.

- Trovate una bella collezione di varietà e di foto sul sito della RHS (Royal Horticultural Society), ovviamente i testi sono in inglese.

- Nella seconda parte di questa puntata de "Le stagioni di casa" il maestro Carlo Pagani ci parla della lobelia.









10 commenti:

  1. Che bellezza... a pensarci si potrebbe immaginare che il blu/viola sia un colore cupo invece poi lo si vede e ci si accorge che brilla, per boschi, prati e giardini!

    Capito qua curiosando per blog e son felice di averne trovato un altro che parla, in modo serio ed interessante, di flora, argomento che conosco poco ma che mi incuriosisce molto.

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    1. Grazie per la visita e per l'apprezzamento! Io adoro i fiori nei toni del blu e dell' azzurro, è proprio una mia debolezza. La lobelia ha uno dei toni di blu più belli esistenti in natura, credo che possa batterlo solo il blu delle genziane!

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  2. Mi piace, ma ha qualcosa che non mi convince. Ultimamente mi è venuta voglia di plumbago, ma vorrei prima farmi un progettino.

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    1. Io ho un plumbago azzurro e uno bianco. Sono piante disordinate ma molto resistenti. Dopo questo inverno freddo, la parte aerea è seccata ma hanno ricacciato dalla base senza problemi. Mi piacciono!

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  3. Adoro questa pianta, mio papà ne coltivava una nella casetta in montagna ed era riuscito a fare un "cespuglio" bellissimo che tutta l'estate ci regalava il suo bellissimo colore.
    ciao a presto Ely

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    1. Immagino fosse blu! E' veramente uno splendido colore.

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  4. Credo sia uno dei più bei blu sui banchi delle stagionali, hai fatto bene a parlarne!

    Un saluto :)

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    1. Tu di blu in giardino te be intendi, o sbaglio? :)

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