Un albero dalle mille virtù: Paulownia tomentosa

By Petr Filippov - Own work, CC BY-SA 3.0,
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Parlo raramente di alberi o piante di grandi dimensioni, visto che ho appena due terrazzi. Ma quest'anno ho deciso di regalare un albero a mio padre per il suo compleanno. E' nato a novembre e ama molto i colori autunnali, ma ahimé quasi tutti gli alberi che hanno foglie ipercolorate in questa stagione vogliono terreno tendente all'acido, e a casa mia invece è piuttosto basico.
Allora ho deciso di andare su una specie che fosse sana, non avesse bisogno di particolari cure e soprattutto crescesse velocemente per essere subito ammirata. Se poi fa anche tantissimi fiori, meglio, no?

La scelta è caduta sull'albero dell'imperatrice, tecnicamente Paulownia tomentosa, specie originaria della Cina e portata in Europa nel 1834, dedicata alla figlia dello zar Paolo I, Anna Paulovna.







E' un albero davvero maestoso, può arrivare a 15-20 metri di altezza. Ha foglie molto grandi a forma di cuore, con una leggera peluria (infatti tomentoso vuol dire coperto di peli), che nascono in primavera e cadono in autunno, e prima che arrivino le foglie si copre letteralmente di boccioli violetti che poi sbocciano a primavera in grandi fiori a imbuto, con gola gialla. Da lontano l'albero pare letteralmente coperto di fiori color glicine.

By KENPEI - KENPEI's photo, CC BY-SA 3.0,
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E' molto diffusa in Cina, dove viene utilizzata per le proprietà medicamentose e per il legname. Ha infatti un legno leggero e flessibile, quindi non adatto a grandi costruzioni ma molto ricercato per mobili di arredamento, battiscopa e anche per strumenti musicali come l'arpa giapponese. In Giappone è emblema governativo e lo si può trovare illustrato sulle banconote.
Le larghe foglie purificano particolarmente l'aria e le sue basse esigenze lo rendono adatto anche come alberatura da parco pubblico. Può essere usato come foraggio animale e per produzione di biomassa, carbone e pellets. Se ci aggiungete che è facile da coltivare, direi che è veramente un albero da conoscere meglio!

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Ma non è finita qui: l'apparato radicale imponente aiuta a consolidare i movimenti franosi ed è quindi indicato anche per  terreni con smottamenti o facili al franamento.
E' pure una specie molto amata dalle api e da cui si ricava un ottimo miele.
In Cina è tradizione piantarne un albero quando nasce una figlia femmina, in modo da pagarne la dote con la vendita del legname!
Anche in Europa sta prendendo piede la coltivazione a scopo industriale.

Coltivare la paulownia sembra facile. Unico vero problema: non gradisce ristagni idrici, quindi vanno scartati a priori terreni umidi o argillosi che creano problemi di scolo dell'acqua, e all'atto della piantagione è necessario curare particolarmente bene il drenaggio. Ovviamente, date le dimensioni, va messa in una posizione dove possa stare bene anche quando diventerà.. grandicella!

By KENPEI - KENPEI's photo, CC BY-SA 3.0,
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Avendola piantata di recente, non ho ancora sperimentato direttamente i suoi punti deboli, ma mi sono documentata e pertanto provo lo stesso a dare qualche indicazione di massima.


Esposizione: pieno sole o mezz'ombra. Resistenti al gelo fino a -20° C, tollerano abbastanza bene anche la siccità, una volta cresciuti. I boccioli però sono sulla pianta già dall'inverno, pur schiudendosi a primavera, per cui venti particolarmente freddi possono danneggiarli se piantati in zone molto esposte. L'ideale quindi è una zona riparata dalle correnti fredde invernali. In luoghi con forti venti, neve e intemperie il legno leggero può spezzarsi facilmente.

Terreno: va bene ogni tipo di terreno, anche incolto, ma assolutamente ben drenato. Evitare terreni umidi vicino a stagni o laghetti, zone salmastre, terreni particolarmente argillosi dove l'acqua piovana tende a ristagnare. E' pianta dalla crescita molto rapida, nei primi tempi anche 5 metri all'anno! La si può aiutare con una concimazione organica annuale.

Annaffiature: intervenire regolarmente nel primo anno di vita, con irrigazioni non troppo frequenti. Una volta affrancate le radici, l'albero provvede da solo ad andarsi a prendere l'acqua sottoterra e necessita solo di innaffiature in caso di estati particolarmente calde.

Potatura e moltiplicazione: si può intervenire per mantenere la chioma ordinata ogni 3 anni ma non è obbligatorio. Dai fiori si sviluppano capsule ovali che contengono i semi, da cui si possono ottenere altre piantine facilmente, seminandoli in vasetti da tenere all'aperto fino alla germinazione, per poi farle irrobustire e piantarle a dimora quando sono abbastanza cresciute. Serviranno però diversi anni perché vadano a fiore.

Avversità: Abbiamo già detto dei ristagni idrici pericolosissimi. Per il resto è pianta molto robusta. Solo in zone umide viene colpita da muffa bianca o da funghi, da curare rispettivamente con zolfo e prodotti funghicidi specifici.

Utilizzo: obbligatorio un giardino con ampio spazio. La si può coltivare come esemplare isolato, in filare, in gruppo nei parchi, e se siete coraggiosi e avete un grande terreno, potete tentare la fortuna e coltivarla per vendere il legno!

Costo: una pianta piccola in vaso da 18 cm è relativamente abbordabile come costo, aggirandosi tra i 15 e i 20 euro. Vista la crescita veloce, non pare economicamente interessante comprare piante più grandi.

Fitotossicità: non è tossica, anzi, è commestibile, come detto sopra è pianta mellifera e pare possedere alcune proprietà benefiche che sono sfruttate da millenni nella medicina cinese. Ho letto che addirittura in Oriente viene fatto il tè con le foglie e i fiori vengono aggiunti in insalate. Queste info come sempre sono da prendersi a puro scopo divulgativo, vi invito a rivolgervi a specialisti esperti prima di curarvi con le piante, che possono essere anche molto pericolose.

Curiosità: Può essere considerata una pianta invasiva perché essendo robusta, longeva e facile da coltivare potrebbe, se si espande troppo, essere troppo competitiva con la flora tipica del luogo e soppiantarla. Per cui gli specialisti ritengono sia da coltivare con attenzione per evitare che si diffonda troppo in natura.

Link correlati:

- La scheda più completa della rete sulla paulownia l'ho reperita sul sito di giardinaggio.it. Trovate anche delle belle foto.






35 commenti:

  1. Mi sembra un regalo davvero bello!

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  2. La sua crescita impressiona chi l'ha impiantata in giardino !

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  3. In effetti pare proprio di sì! Mio padre l'ha piantato sul retro della casa, all'ingresso dell'orto. Spero proprio che dia buoni risultati e magari un po' d'ombra estiva.

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  4. ma si chiama anche jaracanda o è una pianta che ci assomiglia?

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    1. Si assomigliano per la fioritura violetta, sono entrambe specie che si possono utilizzare come verde pubblico, entrambe danno legni pregiati, ma sono di specie diverse: la jaracanda è una bignonacea mentre la paulownia appartiene alle scrofulariacee. La Jaracanda è più piccola (10 mt). Le foglie sono più piccole, simili a quelle della mimosa. Inoltre la jaracanda è specie subtropicale e non tollera il gelo. Si possono confondere da lontano perché in fioritura sono davvero simili!

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  5. Ciao! Non so perché ma questo blog non era inserito in quelli da seguire :O Tu ha descritto l'albero alla perfezione e lo ammiro anche io per queste qualità! Magari ne avessero regalato uno a me!! Non riesco a trovarlo in vendita :) Tu dove l'hai aquistato?

    Intanto colgo l'occasione per augurarti un buon Natale.

    Ps: ti ho aggiunta su FB :)

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  6. Amicizia accettata ben volentieri! Sono una scrittrice del verde da poco più di un anno, quindi abbastanza giovincella e inesperta... Ma questo piccolo blog mi sta dando qualche soddisfazione! Per quanto riguarda la paulownia, l'ho trovata on line sul sito venditapianteonline.it da cui mi servo spesso per specie che non trovo in loco e che devo dire ritengo molto affidabile. È una pianta piccola, un astone in vaso di 18 cm se non erro, ma se la crescita è veloce come dicono dovrebbe essere sufficiente! Grazie molte per seguirmi e ricambio gli auguri!

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  7. ho letto il tuo commento al mio post dei libri: perché non parli anche di libri che parlano di fiori se ti piace leggere? sarebbe interessante

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  8. Grazie per il suggerimento Federica! Ho preso ultimamente tre libri di Pia Pera, ma ancora non ho iniziato a leggerli. Quando li avrò letti senza dubbio ne scriverò volentieri. Ho invece letto di recente un testo sul "giardino curativo" che non mi è piaciuto per niente e quindi eviterò di riproporne la recensione negativa!

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  9. Ciao Novella, dopo che sei passata sul mio blog sono subito corsa a visitarti! Wow..bellissimo, brava davvero! Io che amo le piante di tutti i tipi non mancherò di seguirti! a presto Ely

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  10. Ciao vorrei comprare questa pianta e sono capitato su questo blog. Una semplice curiosità: come si è comportata la pianta in questi primi mesi dal trapianto? Grazie :) Daniele

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    1. Al momento risponde bene, ha messo una bella quantità di foglie sane. Non ho visto fiori ma credo sia normale. Per il momento non è cresciuta molto in altezza ma solo in larghezza, accestendo.

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  11. ciao vorrei piantare una paulonia tormentosa nel mio non grade giardino vicino monza pensi ci siano prblemi? grazie Dario

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  12. Dal punto di vista della coltivazione non vedo problemi particolari, a meno che il giardino non abbia terreno molto umido o argilloso e non sia esposto a venti freddi primaverili che potrebbero danneggiare la fioritura. L'unico problema è lo spazio: cresce veramente in breve tempo e ha bisogno di un luogo dove poter dispiegare la chioma. Se non ha abbastanza spazio eviterei: potrebbe rimanere costretta oppure (rischio più reale a mio parere) occupare tutto lo spazio a disposizione a scapito di altre specie e della vivibilità di un piccolo giardino. Valuti quindi molto bene il discorso dimensioni.

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  13. Buona sera, la mia paulonia ha incominciato, in prima istanza le foglie si sono afflosciate per poi cadere. Perché ??qual’è il problema?? Grazie in anticipo

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    1. Mi scuso per il ritardo della risposta ma non ho ricevuto notifiche del commento... Possono esserci diversi motivi; in prima battuta posso dire che se viene coltivata in terreni umidi può patire ristagni idrici e soffrire di attacchi fungini. Non tollera nemmeno i venti troppo freddi. Se le foglie erano afflosciate credo che si tratti proprio di ristagno... Ma è difficile dirlo senza vedere la pianta e le foglie stesse.

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  14. Afrodite9/8/18 14:19

    Ciao, sono letteralmente innamorata della paulownia e lo scorso autunno ho acquistato dei semi nella speranza di ottenere alcune piantine. Così è stato, solo che in inverno purtroppo sono morte (o così credevo). In primavera,con grandissimo stupore, ho notato che nei vasetti accantonati in garage iniziava a germogliare qualcosa, così li ho immediatamente collocati all'esterno. Le piantine sono via via divenute più forti e un paio di mesi fa le ho travasate ognuna in un vaso di circa 40/50 cm di altezza. Attualmente sono cresciute davvero molto (le più belle misurano circa 40 cm e hanno foglie meravigliose) ma il mio cruccio è il seguente: quando potrò collocarle in piena terra? è meglio attendere il periodo autunnale o devo aspettare la prossima primavera (ossia fra 6 mesi?) ringrazio anticipatamente per la risposta.

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    1. Scusa per il ritardo nella risposta ma non ho ricevuto come d'abitudine la mail di segnalazione del tuo commento... Allora, in generale se le pianto non temono il freddo è meglio trapiantare in autunno, in modo che si preparino allungando le radici al risveglio primaverile. La paulownia è resistente, ma come scritto nell'articolo porta già i fiori in inverno e posizioni esposte a venti freddi puo' far cadere i boccioli. Per cui io procederei al trapianto in autunno se la puoi piantare in posizione riparata dai venti freddi; in caso contrario invece aspetterei primavera dopo la fioritura (se sono già grandi abbastanza da fiorire). Non sono un agronomo ma personalmente mi conterrei così.

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    2. La paulownia dopo il primo anno secca la parte aerea è riparte dalla radice!
      Pare lo faccia per rinforzarla..

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    3. Durante il primo anno consolida in particolare le radici, è vero, e tra primo e secondo anno emette germogli direttamente dalla base. La mia pianta era già sviluppata oltre quello stadio all'acquisto, quindi non ho esperienza diretta.

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  15. Una pianta nobile che ora si è, almeno dalle mie parti, inselvatichita ed impadronita dei boschi e degli incolti. La sua fioritura è semplicemente spettacolare.

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    1. Qui invece non è diffusa. Ce ne sono due esemplari altissimi vicino casa mia, sulle rive dell'Arno, arrivate anni fa chissà come... Il rischio appunto teche diffondendosi troppo possano soppiantare la flora locale.

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  16. Ciao volevo sapere le la pawlonia si comporta come il fico dal punto di vista dell'apparato radicale.

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    1. Non credo. Il fico da quanto leggo nei sacri testi ha apparato radicale esteso ma superficiale. La paulownia tende invece ad avere in proporzione meno radici ma ad allungarle più in profondità. Tenga presente che io sono un'appassionata e non una botanica, per maggiori info in merito consiglierei di rivolgersi a un esperto.

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  17. Ciao a tutti. Avrei bisogno di aiuto. Ho piantato un esemplare di paulownia nel mio giardino due anni fa. Era un astone di 1,70 m. Ad oggi mi sembra che la pianta sia seccata. Mi è rimasto soltanto uno spezzone di 20 cm e non so se è viva ancora. Cosa posso fare?

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    1. Credo che l'unica opzione sia attendere primavera, perché se le radici sono sane può darsi che ricacci dalla base. Si potrebbe provare anche a incidere il legno per vedere se dentro è vivo, ma bisogna trovare il punto giusto ed intervenire con delicatezza senza danneggiare la pianta. Se il legno dentro è chiaro tutto ok. Se è marrone scuro è probabile che quel pezzo di legno lì sia morto. Personalmente aspetterei primavera.

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  18. Ciaoa tutti. Nel 2018 ho piantato un astone di 1,70 m di paulownia tomentosa. Purtroppo ogni anno secca la parte esterna della pianta ma riparte dalle radici una nuova piantina.ad oggi mi ritrovo una piantina di circa 20 cm che non cresce. Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi?

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    1. Premettendo che non sono un agronomo ma solo una dilettante... forse l'astone si è seccato e ricaccia direttamente dalle radici. Ma a quel punto dovrebbero comunque crescere dei germogli forti con cui sostituire l'astone. Se ciò non succede è segno che la pianta non ha condizioni ottimali. Per cui cerco aerei di capire quali possono essere le difficoltà: terreno non adatto (argilloso o non drenante) in primis, perché altre grosse sofferenze non le ha (i venti freddi possono danneggiare fiori e foglie ma non uccidono la pianta che vive fino a 2000 m tranquillamente). Forse ha sofferto siccità eccessiva? Io taglierei l'astone se incidendo la corteccia appare secco e proverei a far sviluppare uno dei germogli verso l'alto. Però ripeto: consigli da dilettante.

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    2. Ti ringrazio. Il problema è che per il terzo anno consecutivo sto tagliando la nuova piantina perché non supera i 50 cm. Verso settembre purtroppo secca sempre e verso ottobre la taglio a livello del suolo. Il terreno è acido e drenante. Non ho mai concimato. L'ho piazzata al centro del giardino ma non supera per il 3 anno i 50 cm.

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  19. Sapete se per caso è tossica in qualche modo per i cani? Sto cercando una pianta che cresca velocemente e faccia ombra da poter mettere nell'area cani condominiale, senza mettere a repentaglio la vita dei nostri amici a 4 zampe.

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    1. Non dovrebbe... anzi, in Oriente viene utilizzata come pianta commestibile per produrre miele e addirittura co si fanno un tipo di the e insalate.. ma non sono un'esperta.

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