Tra i rampicanti: passiflora caerulea



Nel 1610 un padre agostiniano rientrò dal Messico portando in Europa una pianta che lo aveva a dir poco affascinato. Gli indigeni la chiamavano granadilla e i frutti erano apprezzati come cibo.
La chiamò passione incarnata e in un trattato sulla Passione di Cristo spiegò la sua interpretazione di un fiore così complicato e unico al mondo: i filamenti azzurri simboleggiavano al corona di spine, i cinque stami (verdi con antere gialle) le ferite di Nostro Signore, i tre pistilli erano i chiodi, petali e sepali (10) gli apostoli rimasti fedeli, la base del pistillo era la colonna della flagellazione e i viticci le corde.
Interpretazione fantasiosa di un religioso, certo, ma nel 1753 anche Linneo si rifarà a questa interpretazione, dando a questa stupenda pianta il nome di Passiflora che in latino appunto significa fiore della passione e il cui frutto a tutt'oggi si chiama frutto della passione. Anche la famiglia a cui appartengono più di 500 specie si chiama "delle Passifloracee".




Hoya carnosa


A grande richiesta, questo articolo sarà dedicato a una pianta non molto diffusa e poco presente nei vivai classici, tanto che ho dovuto acquistarla presso un vivaio specializzato in essenze tropicali. Ultimamente però  sta diventando molto di moda.
Si chiama Hoya Carnosa, battezzata così in onore del giardiniere e botanico Thomas Hoy.
Le Hoya sono circa 200 varietà e questa che vi presento è una delle più famose, ma ce ne sono molte altre altrettanto belle e forse più difficili: hoya bella, hoya linearis, hoya pubicalyx... Appartengono alla famiglia delle Apocynacee e in Italia vengono chiamate "fiori di cera", per l'aspetto dei fiori a forma di stella, che essendo traslucidi e carnosi sembrano quasi artificiali.


Tra i rampicanti: le clematidi

By Si Griffiths - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=24419567
Le clematidi sono poco diffuse in Italia, mentre in Gran Bretagna sono molto amate. La clematide infatti è un fiore che andava di moda nei giardini inglesi di un tempo e i loro ibridi cominciarono ad essere creati e catalogati nel periodo vittoriano. Eppure è una piante meritevole di attenzione per la bellezza e la quantità dei fiori.
Richiede solo un poca di attenzione nel maneggiarla perché è velenosa.