Le mie rose inglesi

Sicuramente gli appassionati di rose già sapranno, ma per chi non ha esperienza in questo campo voglio spiegare che cosa sono le rose inglesi.
Questo speciale gruppo di rose è stato ottenuto dall'ibridatore inglese David Austin negli anni '70, incrociando le classiche rose che conosciamo oggi (ibridi di tea, ottenuti a fine '800) con le rose antiche (quelle tipiche dei secoli scorsi, con corolle tondeggianti e divise in quarti).
Nacquero così delle rose che hanno le caratteristiche peculiari delle antiche (corolla tondeggiante, moltissimi petali) con la robustezza delle moderne e la caratteristica di un profumo spesso intenso.

La prima rosa inglese creata da David Austin
"Rose Constance Spry バラ コンスタンス スプライ (8053959415)" di T.Kiya from Japan - Rose Constance Spry バラ コンスタンス スプライ. Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons - 




I colori sono vari, bianco, rosa, giallo, arancio, l'unico forse scarsamente rappresentato è il rosso fuoco (le rose inglesi tendono all'arancio scuro o al rosso porpora quasi violetto).


Come tutte le altre rose, esistono cespugli più o meno compatti, poi ci sono le sarmentose o rambler (con rami lunghi e flessibili, utilizzabili come rampicanti, con fioritura abbondantissima ma unica) e veri e propri cespugli rampicanti o climber, rifiorenti e con fiori più grandi ma senza quello spettacolare effetto "nuvola" delle rambler.

Avendo solo un terrazzo, ho scelto le varietà che il sito di David Austin segnala come più adatte alla coltivazione in contenitori (che comunque devono essere ampi, circa 50 cm di diametro).

Vado a presentarvi le varietà che ho acquistato l'anno scorso.

Blythe Spirit, fiore semplice giallo chiaro






Benjiamin Britten, rosso chiaro aranciato



Winchester Cathedral, bianco puro



Grace, giallo aranciato


Jubilee Celabration, rosa pieno


William Morris, rosa salmone, utilizzabile come rampicante


"Rosa Crown Princess Margaret" di Anna reg - Opera propria.
Con licenza CC BY-SA 3.0 at tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Rosa_Crown_Princess_Margaret.jpg
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L'ultima foto non è mia, perché questa varietà non ha ancora fiorito a causa di un trapianto forzato. Attendo prossimo anno. Anche questa è utilizzabile come rampicante e come vedete è di un arancio delicato.


Dopo questa sfilza di fotografie, veniamo alle note di coltivazione.



Esposizione: le rose inglesi amano il sole pieno ma in Inghilterra. Non crescono né fioriscono bene in ombra totale ma molte varietà in Italia prosperano con la mezz'ombra. Alle nostre latitudini nelle giornate più calde si può ombreggiare oppure esporre al sole estivo solo al mattino, ma se hanno un buon apporto idrico tollerano bene anche i nostri climi. Anzi, molte tendono a crescere di più che nella madrepatria. Non temono il gelo se non intensissimo (a me ne sono morte alcune, ma non tutte, nella famosa gelata del 1985, quando dalle mie parti arrivammo quasi a-20°!).

Terreno: normale terreno da giardino oppure, se in vaso, metà terreno da giardino e metà terriccio universale. La composta deve essere molto fertile. Se si acquistano piante non in vaso ma a radice nuda, immergere prima della piantagione le radici in acqua per circa 12 ore. Molto importante alla piantagione aggiungere un poco di concime organico tipo stallatico o cornunghia, oppure concime in granuli specifico per rose (io dimezzo sempre le dosi rispetto a quelle consigliate sulla confezione perché in vaso è più facile bruciare le piante) e ripetere la concimazione ogni anno a fine inverno. Se in vaso, durante la primavera e il primo autunno si può integrare con concime liquido o sempre in granuli perché molteplici innaffiature dilatano il terreno, che andrà rinnovato tutto o in parte ogni 3 anni circa.

Annaffiature: abbondanti. Le rose vivono al sole ma quando è caldo chiedono apporti idrici costanti, particolarmente se in vaso. In piena terra sono già più autonome, ma per mia esperienza le inglesi dove il sole picchia richiedono un apporto extra rispetto ai normali ibridi di tea. Una buona idea può essere quella di pacciamare la terra intorno alla pianta con corteccia di pino, per conservare più a lungo l'umidità.

Potatura: le rose si potano tagliando obliquamente, sopra una gemma, in modo che la gemma stessa sia rivolta verso l'esterno e il taglio scenda giù dalla parte opposta. Di solito si taglia alla prima foglia composta da 5 foglioline. Questo va fatto quando vanno tolti i fiori appassiti (così da stimolare la fioritura nelle varietà rifiorenti) e ogni anno, all'incirca a febbraio-marzo, per rinvigorire la pianta. Una pianta che deve rinforzarsi andrà potata "bassa", una pianta che invece ha raggiunto una buona struttura si poterà non troppo a fondo. Nei link trovate un video esplicativo, la potatura delle rose non è complicata, ma in questo caso vedere è molto più semplice che spiegare.

Avversità: le rose purtroppo sono piante belle ma delicate. In piena terra sopportano quasi tutto ma in vaso richiedono attenzioni costanti. Sono soggette ad attacchi di insetti, soprattutto afidi e aleurodidi (sono simili a delle piccolissime farfalline bianche), ma anche il ragnetto rosso (la pianta presenta dei puntini gialli e ragnatele tra le foglie, se si guarda sotto il fogliame si possono notare minuscoli ragnetti, che attaccano soprattutto in caso di clima troppo caldo e troppo secco); nonché a malattie fungine come oidio e fumaggine, che provocano rispettivamente macchie bianche e macchie nere sulle foglie. Altro nemico è l'oziorrinco, un coleottero mangiafoglie che può fare gravi danni. Purtroppo se l'attacco è massiccio bisogna utilizzare insetticidi o funghicidi chimici, che sono tossici per gli insetti buoni come le api e quindi da non utilizzare durante la fioritura. Alcuni giardinieri fanno trattamenti preventivi con prodotti rameici.
Il mio consiglio è quello di fare molta attenzione osservando bene le piante, intervenendo (con asportazione manuale degli insetti o delle foglie danneggiate e con rimedi casalinghi come decotto d'aglio o macerato di ortica) quando l'attacco è ancora arginabile.

Utilizzo: praticamente ovunque. Come esemplari isolati (in tal caso è preferibile comunque piantarne due o tre della stessa varietà piuttosto che una pianta sola), nelle bordure insieme ad altri fiori di altezze variabili, come rampicanti coprimuro, su pergole, archi, tralicci (i rami dovranno essere legati al supporto); alcune varietà formano anche delle siepi stupende.

Costo: sono piante mediamente costose (circa 20 euro a pianta) se ordinate direttamente in Inghilterra, ma arrivano sane e robuste. Il costo va poi maggiorato delle spese di spedizione. Si trovano però molti vivai italiani specializzati in rose che vendono anche le inglesi a prezzi più abbordabili (12-15 euro). Ovviamente sono piante più piccole.

Fitotossicità: le rose sono innocue, vengono anche utilizzate per preparazioni culinarie (in questo caso servono coltivazioni biologiche, non trattate). Non sono pericolose per bimbi o animali, basta stare attenti alle spine.


Link correlati:

- Il sito, completo e in italiano, del creatore delle rose inglesi, David Austin. è veramente una miniera di informazioni ed è pure un piacere per gli occhi.

- Un video sulla potatura delle rose di Giardinaggio.it

- Scheda di Elicriso.it sulla coltivazione delle rose e sulle loro malattie, importante perché ci sono foto esplicative dei danni per riconoscere meglio la causa.

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